L’Associazione
nazionale per la Pace, (Assopace) coordinata da Luisa Morgantini, già Vice
Presidente al Parlamento Europeo, in collaborazione con UVA-Universolaltro,
Salvagente e Orto Creativo Urbano ospiteranno i giovani di Nablus (Palestina)
dell’associazione Human Supporters per uno scambio artistico-culturale con
coetanei teatranti italiani: “You’r Right!”. Human supporters accoglierà poi a
dicembre la delegazione italiana a Nablus. Il progetto gode del sostegno e
della supervisione dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, ed è in parte
finanziato dal programma europeo Youth in Action.
Il progetto che
si svolgerà dal 24 agosto al 5 settembre, coinvolgerà la città di Roma: saranno
realizzati dei Laboratori di Teatro open-air nei parchi e nelle ville della
capitale, spettacoli finali di urban action animeranno le vie del centro.
Il gruppo YR!
è composto da ragazzi e ragazze con esperienze di teatro e altre forme di
espressione artistica (dalla danza DAKBA alle arti circensi o tecniche di
giocoleria) ed interessati ad uno scambio artistico-culturale come strumento di
confronto, dialogo e crescita formativa sulla tematica dei diritti umani. Otto
ragazzi e ragazze Palestinesi di età compresa tra 18 e 25 anni, accompagnati da
due educatori di Human Supporters si confronteranno con otto artisti italiani,
coordinati dagli educatori di Assopace in collaborazione con UVA-Universolaltro
e Salvagente. Entrambi i gruppi nazionali provengono da contesti dove la
predisposizione al confronto e l’instaurazione di rapporti comunicativi duali è
sempre più difficoltosa a causa della frenesia imposta dal modello sociale ed
educativo italiano e dal contesto politico di emarginazione palestinese. In questa situazione i giovani hanno sempre più necessità di
trovare spazi per il dialogo e per l’autonarrazione in cui far emergere
problematiche complesse e traumi giovanili vissuti, condividere le proprie
emozioni e raccontare le proprie storie.
Raccontarsi ed
essere ascoltati permette ai giovani l’ individuazione di paure, difficoltà,
interessi, necessità e sogni comuni, sviluppando così tramite la condivisione
un senso di sicurezza reciproca. Il teatro mette in scena le singole
narrazioni, offre la possibilità di trasferire un messaggio a degli avventori,
creando un flusso circolare di informazioni ed emozioni che facilita il dialogo
e catalizza lo scambio continuo con l’altro. L’espressione artistica e i
diritti umani come terreno comune di confronto ed incontro tra giovani,
strumento di conoscenza reciproca ed incentivo al dialogo tra diverse culture.
La vita comunitaria, le attività all’aria aperta e le visite ai luoghi
caratteristici della città, rappresentano un incentivo allo sviluppo di
pratiche inclusive e alla partecipazione attiva.
Il Teatro e la videoarte, due delle principali tecniche espressive utilizzate come oggetto di scambio in questo progetto, sono parte del patrimonio artistico di un popolo e ne rispecchiano i tratti caratterizzanti della cultura.
Il Teatro e la videoarte, due delle principali tecniche espressive utilizzate come oggetto di scambio in questo progetto, sono parte del patrimonio artistico di un popolo e ne rispecchiano i tratti caratterizzanti della cultura.
Oggi è inoltre
necessario che i giovani sviluppino uno spirito critico e partecipativo
mediante l’assunzione di responsabilità verso il loro futuro. Le attività
teatrali e di espressione artistica proposte dal progetto offrono spazi
autogestiti di interazione in cui ragazzi/e possono sperimentarsi in ruolo
proattivo nel lavoro di gruppo, per proiettarlo poi nella vita sociale della
loro comunità. Il progetto propone infine modelli di lavoro
artistico-professionale (incontro con la compagnia del Teatro valle Occupato,
con Luisa Morgantini già vice presidente al parlamento europeo, tra le
fondatrici del movimento Donne in Nero, e con l'artista Filippo Borella) come
proposte alternative alla dispersione giovanile e al rischio di devianze
violente.
In una società
dove l’omologazione culturale e la standardizzazione delle relazioni umane
genera modelli fortemente discriminatori verso tutto ciò che viene percepito
“altro”, riteniamo necessario educare i giovani ad un processo di ridefinizione
delle categorie e dei paradigmi alla base dei rapporti sociali e culturali. In
questi decenni abbiamo assistito alla costruzione di una società multiculturale
e multietnica. Le nuove tecnologie hanno accelerato e moltiplicato
esponenzialmente le relazioni tra soggetti che non sempre dispongono degli
strumenti di conoscenza e comprensione reciproca, necessari per una corretta
integrazione. Per evitare che questa dinamica possa degenerare in forme di
discriminatorie, riteniamo importante proporre ai giovani un momento di vita comunitaria
(13 giorni), in cui ritrovare attività di confronto e scambio (pratiche
artistiche, occasioni di riflessione autogestite, momenti della vita
quotidiana) e sperimentare il significato di “impegno comune”.
- Meeting di Roma: 24
Agosto – 5 settembre
I primi incontri, che
avranno come location i parchi e le ville di Roma, saranno dedicati alla
conoscenza reciproca e alla narrazione delle rispettive esperienze. Si
procederà poi con la discussione e la riflessione su tematiche relative ai
diritti umani, al dialogo interculturale e interreligioso e all’ inclusione
sociale attraverso tecniche quali story telling (diretto da Davide Ziveri del
Comitato Salvagente), teatro dell’autonarrazione (diretto da Eva Genova
dell’associazione UVAUniversolaltro). I successivi giorni saranno dedicati allo
scambio delle reciproche pratiche artistiche e alla loro contaminazione. Il
tutto sarà accompagnato da un costante lavoro di documentazione, video,
interviste e un costante update sui social network, una sorta di diretta a più
voci che verrà poi raccolta secondo le modalità dello strumento “Storify”.
Sono previsti inoltre
incontri con artisti professionisti: Filippo Borella (teatro d’animazione), Carlo Leonardi, in arte Don Carlos (attore e giocoliere), la
compagnia del Teatro Valle occupato, Luisa Morgantini (da gennaio 2007 è stata eletta
Vicepresidente del Parlamento Europeo, è nelle seguenti Commissioni: per lo
sviluppo, per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, Affari
Costituzionali, Sottocommissione per i diritti dell'uomo; è membro della
Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese, della
Delegazione all'Assemblea parlamentare Euromediterranea; è tra le fondatrici
della rete internazionale delle Donne in nero contro la violenza e
la guerra). I ragazzi organizzeranno una serata aperta
alla cittadinanza il 28 agosto per presentare il progetto e incontrare le
autorità locali e i rappresentanti delle istituzioni.
Il gruppo incontrerà il
pubblico in due momenti particolari:
il 28 agosto h.21 il
gruppo si esibirà all’ Ex Lavanderia (Santa Maria della Pietà), la mattina del
4 settembre 2012, si terrà un incontro al Tetatro Valle Occupato di Roma con
Luisa Morgantini e Wajdi Yaeesh (responsabile di Human Supporters, Nablus),
dalle h.21 saranno realizzate performance e Urban Action per le strade del
centro città, il progetto terminerà con il concerto conclusivo dei 99 Posse al
Teatro Valle Occupato.
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